Buonasera a tutti!
Oggi voglio parlarvi di una bellissima esperienza, capitatami più di quattro anni fa e di cui ho scritto su un altro mio blog e poi linkato da altro blog ancora.
Per chi non lo sapesse ho altri due blog ma inattivi da un pezzo. A volte mi sveglio e lascio un post al volo, ma nulla di che. A tratti me ne cruccio e magari prima o poi tornerò a scrivere, ma in fondo ora ho questo blog e voglio coltivarlo, magari postando ogni tanto qualcosa che vi parli di me, oltre alle mie ricette.
A tal proposito sono tornata sul mio primo blog e ho trovato questo post, che rimanda al post storico su Lola, che vi riporterò pari pari come l'originale.
Scrivo di bellezza delle piccole cose e nelle piccole cose.
Credo che in una giornata come quella passata oggi e in un periodo come quello che sto vivendo ultimamente ritrovare la bellezza nelle piccole cose sia d'aiuto e forse non è un caso abbia deciso di parlarvi di Lola proprio in questo momento.
Ecco il post, datato 27 ottobre 2007.
Buona lettura dalla vostra FabbricaTorte!
Lola
Oggi si va ad Alcatraz.Andiamo in Market Street e attendiamo il nostro tram F. Alla fermata noto una signora con in braccio una bimba carinissima. Saliamo sul tram, pressati! Sono proprio vicino alla piccola, che a un certo punto mi guarda e mi chiama: "Cristina!", poi si gira verso quella che immagino sia la sua tata (la bambina era biondissima con gli occhi azzurri, la signora con tratti marcatamente latinoamericani...) e le dice: "è Cristina!". La tata mi spiega che Cristina è sua figlia e che se la piccola incontra una ragazza che le somiglia la chiama come lei. Si rivolge alla bambina e le dice che Cristina è all'università, a San Diego e io le dico che sono un'altra Cristina!!! La tata mi guarda stupita e mi sorride e dice alla bimba che anche io mi chiamo come sua figlia. Parla un po' in inglese, un po' in spagnolo. A quel punto chiacchieriamo, la signora mi racconta che ha diversi figli e che la bimba, che si chiama Lola, a volte dice di essere anche lei la sua piccola. Poi Lola si rivolge a me e mi chiede se voglio andare a casa sua....che carina, dovevate vederla!!! Le dico che non posso, la signora aggiunge che probabilmente devo andare al Fisherman's Warf e, rivolta a me, che quando erano alle Hawaii Lola ha chiesto anche a Britney Spears di andare a casa sua. (oddio, non c'è da andarne fieri...ha ha haaa! no, dai, è solo segno che la piccola è moolto carina e gentile con tutti, anche se io sono molto più affidabile di quella "grande cantante" - tono sarcastico, n.d.a.) La signora inzia a giocare con Lola e le chiede quanti anni stia per compiere; riporto il dialogo...Lola: three!tata: no, dos!Lola: three-e!tata: no, Lola, dos anos!Lola: three! [facendo segno con le dita. n.d.a.]tata: do-os!Lola: Tre-es!Che simpatica! Risata, poi tanti sorrisi. Oltretutto era una bambina sveglissima e si esprimeva molto bene, in inglese e spagnolo, per la sua età. Si avvicina la fermata del pier 33, da dove parte il traghetto per Alcatraz, faccio notare che a breve sarei scesa e Lola inizia a salutarmi: Bye, Cristina, bye bye, Cristina! In Continuazione, lo ripete, accompagnandomi con la sua vocina verso la porta di uscita, e ancora: Bye, Cristina! Sembra quasi lo canti. Scendo. Corro al finestrino, lei è ancora girata verso l'uscita, la saluto con la mano, la tata la fa girare verso di me, sempre sventolando la mano, ci scambiamo un ultimo sorriso.Come è iniziata bene la giornata... grazie piccola Lola!
Grazie Lola. Quel giorno di quattro anni fa mi ha fatto un grande dono.
Ovunque tu sia sappi che ti penso e che mi sei rimasta nel cuore.
Come puoi immaginare mi sono commossa... so cosa è stata quella vacanza x tutti noi, cosa ha rappresentato, cosa ci ha lasciato... Ti voglio troppo bene! :)
RispondiEliminaTesoro, ammore, amiciccia di mille avventure!
RispondiEliminaAnche io ti voglio troppo bene e vedere che non hai abbreviato se non per quel "x" mi commuove ancora di più! :P
Lo so, lo so, sono una stupid girl!
Ti adoro.